Programmazione Cinema Italia dal 25-05 al 29-05

mercoledì 25 maggio ore 16.30 (€ 4) – 18.30 e 21 (€ 5): LA COMUNE – cineforum
venerdì 27 maggio ore 18.45 – 21: ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO
sabato 28 maggio ore 18.45 – 21: ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO
domenica 29 maggio ore 18.45 – 21: ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO
mercoledì 01 giugno ore 18.45 (€ 3): I corti della Fice – rassegna di corti vincitori di premi internazionali
mercoledì 01 giugno ore 21 (€ 5): THE IDOL – cineforum

La comune
Il regista danese Thomas Vinterberg, dopo il successo de Il sospetto, con LA COMUNE torna a raccontare le reazioni umane nelle piccole comunità. Un’utopia è tale se tale rimane. Nel momento in cui viene realizzata diviene immediatamente una contraddizione in termini. L’utopia è un obiettivo a cui tendere e se mai si raggiungesse svelerebbe le sue debolezze. L’utopia spesso è un bel sogno, affascinante nella sua inafferrabilità, crudele nella debolezza della realtà. Siamo negli anni Settanta, gli anni dei sogni più grandi dell’uomo stesso, l’età dell’utopia e Erik e Anna, una coppia di intellettuali, decidono insieme alla figlia Freja di dar vita a una comune nella grande villa appena ereditata da Erik, in un quartiere esclusivo di Copenhagen.
Il sogno
della comune è di Anna, nota giornalista televisiva, e Erik, architetto strutturalista, lo vuole condividere, per amore della moglie. Inizia così la realizzazione di un’idea, fatta di incontri, cene e feste. Ma amicizia, amore e unione possono convivere sotto lo stesso tetto solo se vissute sulla superficie della pelle, nel momento in cui entrano nella carne, mordono e fanno male
Alice attraverso lo specchio
Alice Kingsleigh (Mia Wasikowska) ha trascorso gli ultimi anni seguendo le impronte paterne e navigando per il mare aperto. Al suo rientro a Londra, si ritrova ad attraversare uno specchio magico, che la riporta nel Sottomondo dove incontra nuovamente i suoi amici il Bianconiglio, il Brucaliffo, lo Stregatto e il Cappellaio Matto (Johnny Depp) che sembra non essere più in sé. Il Cappellaio ha perso la sua Moltezza, così Mirana (Anne Hathaway) manda Alice alla ricerca della Chronosphere, un oggetto metallico dalla forma sferica custodito nella stanza del Grand Clock che regola il trascorrere del tempo. Tornando indietro nel tempo, incontra amici – e nemici – in diversi momenti della loro vita e inizia una pericolosa corsa per salvare il Cappellaio prima dello scadere del tempo.
Nel film Disney Alice Attraverso lo Specchio il regista James Bobin porta al cinema la sua personale visione dello spettacolare mondo creato per il grande schermo da Tim Burton nel film del 2010 Alice in Wonderland. Scritto da Linda Woolverton, sulla base dei personaggi creati da Lewis Carroll. Alice Attraverso lo Specchio riunisce il cast stellare presente nel precedente film, inclusi: Johnny Depp, Anne Hathaway, Mia Wasikowska e Helena Bonham Carter. Il pubblico conoscerà inoltre nuovi personaggi, come: Zanik Hightopp (Rhys Ifans), il padre del Cappellaio Matto e il Tempo (Sacha Baron Cohen), una particolare creatura metà umana, metà orologio.
 
I corti della FICE – una valigia di sogni
Edizione n. 17 per “Cortometraggi che passione”, la selezione dei migliori film brevi dell’anno per serate a tema nelle sale Fice. Ne vedrete delle belle…  di Mario Mazzetti
Nelle prossime settimane le sale Fice riceveranno, anche grazie alla flessibilità della tecnologia digitale, gli otto film brevi che compongono la diciassettesima edizione di Cortometraggi che passione, l’iniziativa nata a fine anni 90 per contribuire alla diffusione del formato breve, una palestra di nuovi talenti con tante storie da raccontare, anche sotto forma di animazione o di documentario, con una varietà di stili e di linguaggio capace di attrarre spettatori di ogni inclinazione. Come sempre, più di sempre, gli otto corti selezionati dalla Fice esprimono una grande diversità per durata, toni, genere e modalità di espressione: dal minuto e mezzo di una storia d’amore narrata per i richiami alla forza della natura (Eyes) al quarto d’ora di più articolata sinossi che affronta temi tutt’altro che facili, a seconda dei casi stemperando nella risata o amplificando le emozioni e l’aspetto onirico attraverso la stop motion: Due piedi sinistri schiera un ragazzino e una ragazzina in una piazza, tra una partita di pallone e un confronto che con pochi dialoghi esprime (non riveleremo altro per non sciupare la sorpresa) un intero ventaglio di emozioni e di tematiche sociali, il tutto con una sana (e beffarda) ironia e una delicatezza del tocco. La valigia, al quale presta la voce Roberto Herlitzka, affronta con maestria e profondità il tema dell’Alzheimer, della perdita della memoria come elemento fondante dell’individualità, in un viaggio a ritroso nelle varie età del protagonista a partire da una stanza e da una valigia di oggetti simbolici: un colpo di fulmine. C’è spazio per una commedia di attori (e di sceneggiatura) che mette alla berlina piccole truffe e cialtronerie italiche, con tanto di morto che parla: è A questo punto, con uno straordinario Pietro De Silva. Un racconto per immagini è Il serpente, un thriller con salto sulla sedia finale, dove gli ingredienti della suspence sono un’automobile, una donna, un bosco di notte. E la più tradizionale storia del barbiere dell’Asinara, che in Sinuaria funge da collante di un’intera comunità carceraria, mogli degli ufficiali incluse. O ancora, il gioco al massacro d’autore tra palco e realtà con una convincente Antonia Liskova in Black comedy, in bianco e nero proprio come il più rilassato Vivo e veneto, omaggio alle gag e ai personaggi di Jim Jarmusch con protagonisti un biciclettaio veneto e un apprendista africano.
La novità dell’edizione 2016 di Cortometraggi che passione è l’essere concepita come un programma unico, con una sequenza preordinata degli otto corti, per dar loro dignità autonoma e rendere protagonisti per una sera (almeno) registi dal promettente futuro, alcuni molto giovani (Luigi Pane, sorrentino, ha 24 anni ed è laureato in Storia e Critica del Cinema con tesi su Kubrick; Gianluca Lasaracina ne ha 23 ed ha frequentato la New York Film Academy), altri che vantano mentori illustri (Roberto Carta, dal Dams di Bologna, collabora con Giorgio Diritti; Vivo e veneto è nato dal workshop CinemaLab sempre con Diritti e con Pietro Marcello). Accomodatevi e buona visione!
A QUESTO PUNTO di Antonio Losito
Premio internazionale Dino De Laurentiis, Miglior corto a: Saturno Film Festival, Valle d’Itria Film Festival, Premio Giuria Ragazzi Comicron; partecipazione a numerosi festival
Addolorato per l’improvvisa scomparsa dell’amico e socio in affari, Enrico si reca a casa del defunto per l’ultimo saluto, e per scoprire una truffa per intascare l’assicurazione sulla vita: basterà che il dottore firmi il referto e il custode del cimitero lo aiuti a uscire dalla bara…Commedia all’italiana, cinismo e bassezze che trascendono nel grottesco, con un gran senso della comicità
BLACK COMEDY di Luigi Pane
Festival O’Curt Napoli
Il volto allo specchio di un rude e navigato commediografo fa da contraltare a quello bello e luminoso della giovane compagna. Insieme nella vita, oltre che nella black comedy” che si apprestano a mettere in scena. In un crescente gioco di scambi e metamorfosi verbali, infrangeranno il muro che separa la realtà dalla finzione.
Il volto e la maschera, il gioco malvagio di sopraffazione tra realtà e finzione che travalica le assi del palcoscenico. Su tutti, la sensibilità interpretativa di Antonia Liskova
DUE PIEDI SINISTRI di Isabella Salvetti
Tra i premi e le partecipazioni: candidato al David di Donatello, Globo d’oro miglior corto, Menzione speciale Festival de cine italiano di Madrid e Clare Valley Film Festival, Miglior corto Matera Sport FF, Giffoni Film Festival
In un quartiere popolare di Roma, Mirko gioca a pallone con gli amici. Conosce Luana, seduta lì accanto. I due si piacciono da subito, ma una cattiva sorpresa lascia Mirko senza fiato. Luana invece sorride felice, per la prima volta in vita sua…
L’’asprezza del linguaggio senza filtri, lo spirito di gruppo, il calcio, la simpatia reciproca e il gioco degli equivoci: breve, fulminante, trascura la retorica e comunica emozioni con sapienza.
EYES di Gianluca Lasaracina
Contest #Makemefamous di Bewons
Lui e lei, incontrandosi, hanno riconosciuto negli occhi dell’altro la stessa fragilità e la stessa forza, la stessa sensibilità con i colori e gli elementi: lava, acqua, boschi, onde e rocce. L’’incontro di due anime attraverso gli occhi. Senza parole, con immagini da incorniciare.
IL SERPENTE di Nicola Prosatore
Miglior film Festival de Cine Mediterraneo di Menorca, premi ai festival: Visioni Italiane di Bologna, Cortinametraggio, Thriller! Chiller! Festival di Grand Rapids, Cortidasogni di Ravenna.
Marta sta guidando verso casa quando un albero, in mezzo alla strada, la costringe a fermarsi. Esce dalla macchina, lo sposta. Ma quando sta ripartendo, alle sue spalle compare un’auto che comincia a inseguirla.
Tra equivoci e colpi di scena una regia sapiente, un montaggio accurato per riservare sorprese e brividi fino all’ultima scena.
SINUARIA di Roberto Carta
Candidato al David di Donatello, numerosi premi tra cui: Sardinia Film Festival, Pietrasanta FF, Ortigia FF, Santa Marinella FF, Corto Fiction Chianciano Terme, Visioni Corte Festival, Visioni Italiane di Bologna
Michele Murtas, detenuto del carcere dell’Asinara, ha un talento unico nel tagliare i capelli, tanto da diventare parrucchiere per le mogli di guardie e funzionari dell’istituto. La libertà vigilata accordatagli scatena un grande scompiglio nella tranquilla vita dell’isola.
Il piacere del racconto e l’eleganza formale sono i punti di forza del cortometraggio.
LA VALIGIA di Pier Paolo Paganelli
Candidato al David di Donatello, numerosi premi tra cui: Kecorto Film Festival, ShorTS International FF, Genova FF, Arno Stream Fest, Bornshorts FF di Svaneke, Future Film Festival
Un anziano in una stanza spoglia, unico sfogo verso l’esterno una piccola finestra con le sbarre. Una valigia, contenente foto ed effetti personali di una vita. Un turbinio di ricordi, spesso confusi e incolori, finché realtà e sogno si sovrappongono.
Magistrale racconto animato degli effetti dell’Alzheimer sulla memoria, con la tecnica della stop motion.
VIVO E VENETO di Francesco Bovo e Alessandro Pittoni
Premiato a: Orzincorto, C’è Un Tempo Per l’integrazione Festival, Mondo Piccolo Cinematografico Brescello FF, Corto Movie Festival Torino, Visioni Italiane, Mestre FF, Parentesi Cinema, Capalbio Cinema
L’insolito tentativo di un biciclettaio di insegnare al nuovo apprendista africano l’arte delle piccole riparazioni. Servendosi unicamente del dialetto veneto… Tra incomprensioni ed equivoci, la difficoltà linguistica costituisce una via all’integrazione.
Bando ai buoni sentimenti, ecco un esempio d’integrazione partendo dall’’ironia a volte feroce.
www.fice.it
The Idol
Siamo a Gaza. Sinonimo di tanti conflitti, distruzione e disperazione, ma per Mohammed Assaf e sua sorella Nour, Gaza è la loro casa e il loro parco giochi. È dove, insieme ai loro migliori amici Ahmad e Omar, fanno musica, giocano a calcio e hanno il coraggio di sognare in grande. La loro band è alla buona, utilizzano vecchi strumenti musicali, ma nonostante tutto hanno grandi ambizioni. Mohammed e Nour desidererebbero cantare all’Opera Hall del Cairo; per raggiungerla sarebbe necessaria una vita intera, ma Mohammed scoprirà che per alcuni sogni vale la pena di lottare. Lungo la strada, Mohammed incontrerà la tragedia e proverà la solitudine. Il mondo che lo circonda andrà in frantumi. Nonostante tutto, comunque, Mohammed sa che la sua voce lo libererà dal dolore che lo pervade, e porterà a un popolo senza voce la gioia.