Dopo il tramonto del sole (Mc 1,29-39)

Dopo il tramonto del sole…o al mattino presto, quando era ancora buio. Questo il momento in cui Gesù agisce per liberarci dalla paura di ogni buio. Questo il tempo e la situazione in cui riesce ad entrare per liberarci da ogni tipo di male. Sia esso una malattia, sia esso un male di tipo spirituale. In ogni caso entra nel buio di ogni anima per portare la luce della Fede e della Gioia nonostante tutto. Vi propongo un video…”Il circo della farfalla” che bene spiega il buio con cui l’umanità si trova a lottare…Vi invito a vedere nello sguardo del Signor Mendez lo stesso sguardo di Gesù che non ha paura di entrare nelle nostre infermità. Ma le prende con se e dice anche a noi: ” Se tu sapessi quale bellezza può nascere dalle ceneri”… “Più dura è la lotta, maggiore è il trionfo”.

E di seguito la testimonianza dell’attore protagonista.

FESTA DELLA PACE – Domenica 5 Febbraio

Ecco il programma della festa della Pace a cui sono invitati tutti i ragazzi che partecipano all’ACR ogni domenica mattina.
Sono invitati i ragazzi dalla prima elementare alla seconda media. La festa si svolgerà nel Patronato della parrocchia di Arino.
Ore 9.00: Accoglienza
Ore 10.00: Giochi e attività
Ore 12.00: I genitori sono invitati al pranzo al sacco (in una sede differente da quella dei ragazzi) e ad un incontro di formazione proposto dall A.C. (vedi il video qui sotto)
Ore 12.30: Pranzo al sacco
Ore 13.00: Gioco del pomeriggio
Ore 15.15: Messa per tutti
L’attività di formazione per i genitori sarà tenuta da Don Dante Carraro, responsabile del progetto CUAMM – MEDICI CON L’AFRICA

Perché Ascoltarlo? (Mc 1,21-28)

Perché ascoltare e obbedire a Gesù senza riserve? Semplicemente perché solo Lui è capace di liberarci da ogni male. Ma il male è presente nella nostra vita? Il male ha intaccato in qualche modo i nostri pensieri e le nostre azioni? A queste domande possiamo rispondere nella Verità solo se usiamo tanta umiltà. E allora la risposta diventa un Si. Si…Il male, tanto o poco è entrato in noi. Riconoscerlo per poter cambiare qualcosa in noi, è un segno di conversione e di crescita. Non volerlo riconoscere é solamente un segno di orgoglio che ci rende ciechi. Come si fa a riconoscere il male? Tutte le volte che senti un’ incongruenza tra la parola di Dio e il tuo stile di vita, allora lì c’è male, nel senso che ti stai facendo del male. La Parola di Gesù porta sempre e solo al bene e all’amore. Se sei tanto distante dal messaggio di Gesù, allora i rischi di essere in una strada sbagliata sono maggiori. Perché ascoltare Gesù allora? Perché altrimenti ci giudica? No! Semplicemente per poter ripartire! Lui non si scandalizza mai di ciò che siamo o di ciò che facciamo! Lo sa che siamo peccatori! È consapevole che deve correggerci. E allora lui lo fa, con una parola che taglia in profondità. Una parola che è in grado di dire ad ogni male “Taci! Ed Esci!” Mai per farci male! Sempre perché ci vuole bene davvero.

Campiscuola Estivi

Sono disponibili tutte le date dei campiscuola estivi, così ogni genitore può gestirsi le ferie per non far mancare ai propri figli la bellezza di quest’esperienza!

22 – 29 luglio II – V elementare
29 luglio – 5 agosto III media – I superiore
5 – 12 agosto I – II media
19 – 26 agosto II – III superiore

Le iscrizioni apriranno indicativamente a partire da domenica 18 marzo, con il modulo scaricabile anche online dal sito insieme all’autorizzazione per l’utilizzo, all’interno della parrocchia, delle foto scattate nelle varie attività.

Ulteriori informazioni verranno date in seguito, a partire dalle varie riunioni di presentazione e informazione.

“…Giovanni fu arrestato…” (Mc 1,14-20)

Giovanni fu arrestato. Ma Dio supera ogni ostacolo per portare avanti la sua opera di Salvezza. Gesù è inarrestabile. Non lo si riuscirà mai a fermare! Neanche sul legno della croce! In questa Domenica vi propongo un brano di Don Tonino Bello, Vescovo di Molfetta morto per una grave malattia qualche anno fa… Uno di quei Vescovi che hanno colorato la chiesa di Gioia e umanità… Lui racconta la croce come una ‘Collocazione provvisoria’… Anche la prigione di Giovanni è solo una ‘Collocazione provvisoria’. La croce passerà. Solo la Gioia avrà l’ultima parola!

“Nel Duomo vecchio di Molfetta c’è un grande crocifisso di terracotta. Il parroco, in attesa di sistemarlo definitivamente, l’ha addossato alla parete della sagrestia e vi ha apposto un cartoncino con la scritta: collocazione provvisoria. La scritta, che in un primo momento avevo scambiato come intitolazione dell’opera, mi è parsa provvidenzialmente ispirata, al punto che ho pregato il parroco di non rimuovere per nessuna ragione il crocifisso di lì, da quella parete nuda, da quella posizione precaria, con quel cartoncino ingiallito. Collocazione provvisoria. Penso che non ci sia formula migliore per definire la Croce. La mia, la tua croce, non solo quella di Cristo.

Coraggio, allora, tu che soffri inchiodato su una carrozzella. Animo, tu che provi i morsi della solitudine. Abbi fiducia, tu che bevi al calice amaro dell’abbandono. Non ti disperare, madre dolcissima che hai partorito un figlio focomelico. Non imprecare, sorella, che ti vedi distruggere giorno dopo giorno da un male che non perdona. Asciugati le lacrime, fratello, che sei stato pugnalato alle spalle da coloro che ritenevi tuoi amici. Non tirare i remi in barca, tu che sei stanco di lottare e hai accumulato delusioni a non finire. Non abbatterti, fratello povero, che non sei calcolato da nessuno, che non sei creduto dalla gente e che, invece del pane, sei costretto a ingoiare bocconi di amarezza. Non avvilirti, amico sfortunato, che nella vita hai visto partire tanti bastimenti, e tu sei rimasto sempre a terra.

Coraggio. La tua Croce, anche se durasse tutta la vita, è sempre “collocazione provvisoria”. Il calvario, dove essa è piantata, non è zona residenziale. E il terreno di questa collina, dove si consuma la tua sofferenza, non si venderà mai come suolo edificatorio. Anche il Vangelo ci invita a considerare la provvisorietà della Croce.

“Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio, si fece buio su tutta la terra”. Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Ecco le sponde che delimitano il fiume delle lacrime umane.

Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Solo allora è consentita la sosta sul Golgota. Al di fuori di quell’orario c’è divieto assoluto di parcheggio. Dopo tre ore, ci sarà la rimozione forzata di tutte le croci. Una permanenza più lunga sarà considerata abusiva anche da Dio.

Coraggio, fratello che soffri. C’è anche per te una deposizione dalla croce. Coraggio, tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali, e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga.”

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