Youth – La giovinezza

– venerdì 12 giugno ore 21
– sabato 13 giugno ore 21
– domenica 14 giugno ore 18.30 e 21
– domenica 21 giugno ore 18.30

“Una riflessione sul passare del tempo, sul nostro rapporto con il presente, il passato e il futuro. Il tempo che abbiamo vissuto, quello che attraversiamo e quello che ci resta. Il tempo fotografato e restituito dal cinema, il tempo che scandisce la musica. (…) Il tutto raccontato con lo stile personale e visionario che caratterizza Sorrentino sin dal primo film, tra ambienti che tendono alla rarefazione e situazioni che si tingono di surreale, leggerezza e disincanto.” (Alessandra De Luca, ‘Avvenire’, 21 maggio 2015)

DIFRET – il coraggio per cambiare

mercoledì 10 giugno 2015 ore 20.45
LOTTARE E’ SPERARE

sarà presente in sala AMNESTY INTERNATIONAL

“Prodotto da Angelina Jolie, vincitore del premio del pubblico sia al Sundance che a Berlino, ‘Difret’ ha un pregio essenziale: porta alla luce, quella del proiettore, una piaga non solo etiope, il rapimento e stupro per fini matrimoniali, nonché più in generale la questione dei diritti della donna. Lo fa con urgenza civile e morale, e gli interpreti sono all’altezza: basta e avanza per portarci in sala…… e speriamo che ‘Difret’ faccia crescere tutto il cinema africano.” (Federico Pontiggia, ‘Il Fatto Quotidiano’, 22 gennaio 2015)

PREMIO DEL PUBBLICO (SEZIONE PANORAMA) AL 64. FESTIVAL DI BERLINO (2014)

IL RACCONTO DEI RACCONTI di Matteo Garrone

venerdì 5 giugno ore 21 – sabato 6 giugno ore 21

domenica 7 giugno ore 18.30 e 21

“Finalmente cinema. Intensamente spettacolare, ricco di fiabesca autenticità, modernamente iperrealista. (…) Emozioni, sorprese, paesaggi incantati e pur verissimi, metamorfosi a non finire, sono il tessuto su cui poggia l’estro di Garrone finalmente pronto a riconoscere e sfruttare la natura artificiosa del cinema. Orrido e sublime, macabro e ironico si rincorrono all’insegna del femminile in mirabile equilibrio.” (Andrea Martini, ‘Nazione – Carlino- Giorno’, 9 maggio 2015)

IN CONCORSO AL 68. FESTIVAL DI CANNES (2015).

BIAGIO di P. Scimeca – mercoledì 3 giugno ore 20.45

“(…) ripercorre la ricerca spirituale di un San Francesco contemporaneo, il palermitano Biagio Conte (…) con stile spoglio e disadorno fino all’ingenuità. Dalla scelta di abbandonare tutto per vivere da eremita sui monti, alla fondazione di una comunità che si dedica a barboni e diseredati. Passando per una serie di episodi che corrispondono ad altrettante ‘stazioni’ nel percorso di fratel Biagio. (…) Di che far disperare anche gli spettatori viziati che siamo, incapaci ormai di accettare un cinema così diretto e a tratti didascalico. Eppure nel film di Scimeca, nato non a caso da un soggetto del protagonista, l’ottimo Marcello Mazzarella, vibra una tensione autentica che nasce dal doppio tentativo di azzerare tutto ciò che il mondo (il cinema) ci offre per cercare un’impossibile purezza originaria. Si può ancora fare cinema come facevano Rossellini o Pasolini? Se oggi tutto è già immagine, riflesso, simulacro, come restituire alle immagini la loro verginità? Ma è l’ostinazione del regista e dei suoi attori a rendere il film prezioso. In fondo Scimeca, come il Winspeare di ‘In grazia di Dio’, cerca la libertà di Biagio. Potrebbe non trovarla. Ma è pronto a pagarne il prezzo.” (Fabio Ferzetti, ‘Il Messaggero’, 25 ottobre 2014)

LO STRAORDINARIO VIAGGIO DI T.S. SPIVET + IL PIANETA CHE CI OSPITA

venerdì 29 maggio ore 21 – sabato 30 maggio ore 21 

domenica 31 maggio ore 18.30 e 21

.S. Spivet ha dieci anni e vive in un ranch sperduto nel Montana insieme ai genitori e alla sorella Grace. T.S. Aveva un gemello, Layton, morto in un incidente con il fucile. Layton giocava a fare il cowboy, tutto muscoli e lazo. T.S. invece ha un’intelligenza superiore alla media, raccoglie dati e sperimenta. Ha inventato la macchina a moto perpetuo e ha spedito i suoi progetti. Un giorno il telefono squilla. L’istituto Smithsonian vuole conferirgli il premio Baird e T.S ora deve andare a Washington D.C. a ritirarlo. Nessuno ovviamente sa che lui è soltanto un bambino. Così, alle quattro della mattina, inizia l’avventura a bordo di un treno merci.
Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet è un viaggio al contrario, da ovest verso est, in antitesi con il mito da frontiera americana. È un ritorno all’origine, un cammino solitario in cui il distacco dalla famiglia rigenera relazione. È un percorso spirituale, naturale processo silenzioso di accettazione della perdita. Metabolizzare l’assenza per rinascere. E riscoprirsi non solo intelletto, ritrovare in se stessi il lato mancante. Complementare.
Lo straordinario viaggio di T.S Spivet racconta un’America dimenticata, lirica e meravigliosa. Un’America sconfinata, ripresa poeticamente grazie ad una tecnica sempre funzionale alla narrazione. Un mondo descritto attraverso gli occhi di un piccolo genio. E il parallelismo è facile, immediato. Un bimbo che inventa cose e un regista che crea storie. Jean-Pierre Jeunet è un artigiano, uno che si sporca le mani e, con il suo stile inconfondibile, plasma materia cinematografica. Scrive, disegna, riprende e dirige. La tecnica e la poesia si mescolano nell’unico grande obiettivo della creazione di un mondo unico, reale e immaginario. Fantasioso, appunto. Ci si trova nella favola onirica di un bimbo simile per natura ai coetanei Hugo Cabret e Pi. E i coetanei in sala, intanto, hanno accolto con lunghi applausi le divertenti avventure del piccolo genio. Non solo battiti di mani, ma boati e urla felici. Sono bambini, e sono il termometro della verità. E al Festival Internazionale del Cinema di Roma Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet ha conquistato un po’ tutti, grandi e piccini.

Il cortometraggio verrà proiettato prima di ogni spettacolo previsto
da venerdì 29 maggio a domenica 31 maggio 2015.

In seguito saranno previste altre proiezione fino alla chiusura dell’Expo del 31 ottobre 2015