Perché Ascoltarlo? (Mc 1,21-28)

Perché ascoltare e obbedire a Gesù senza riserve? Semplicemente perché solo Lui è capace di liberarci da ogni male. Ma il male è presente nella nostra vita? Il male ha intaccato in qualche modo i nostri pensieri e le nostre azioni? A queste domande possiamo rispondere nella Verità solo se usiamo tanta umiltà. E allora la risposta diventa un Si. Si…Il male, tanto o poco è entrato in noi. Riconoscerlo per poter cambiare qualcosa in noi, è un segno di conversione e di crescita. Non volerlo riconoscere é solamente un segno di orgoglio che ci rende ciechi. Come si fa a riconoscere il male? Tutte le volte che senti un’ incongruenza tra la parola di Dio e il tuo stile di vita, allora lì c’è male, nel senso che ti stai facendo del male. La Parola di Gesù porta sempre e solo al bene e all’amore. Se sei tanto distante dal messaggio di Gesù, allora i rischi di essere in una strada sbagliata sono maggiori. Perché ascoltare Gesù allora? Perché altrimenti ci giudica? No! Semplicemente per poter ripartire! Lui non si scandalizza mai di ciò che siamo o di ciò che facciamo! Lo sa che siamo peccatori! È consapevole che deve correggerci. E allora lui lo fa, con una parola che taglia in profondità. Una parola che è in grado di dire ad ogni male “Taci! Ed Esci!” Mai per farci male! Sempre perché ci vuole bene davvero.

Campiscuola Estivi

Sono disponibili tutte le date dei campiscuola estivi, così ogni genitore può gestirsi le ferie per non far mancare ai propri figli la bellezza di quest’esperienza!

22 – 29 luglio II – V elementare
29 luglio – 5 agosto III media – I superiore
5 – 12 agosto I – II media
19 – 26 agosto II – III superiore

Le iscrizioni apriranno indicativamente a partire da domenica 18 marzo, con il modulo scaricabile anche online dal sito insieme all’autorizzazione per l’utilizzo, all’interno della parrocchia, delle foto scattate nelle varie attività.

Ulteriori informazioni verranno date in seguito, a partire dalle varie riunioni di presentazione e informazione.

“…Giovanni fu arrestato…” (Mc 1,14-20)

Giovanni fu arrestato. Ma Dio supera ogni ostacolo per portare avanti la sua opera di Salvezza. Gesù è inarrestabile. Non lo si riuscirà mai a fermare! Neanche sul legno della croce! In questa Domenica vi propongo un brano di Don Tonino Bello, Vescovo di Molfetta morto per una grave malattia qualche anno fa… Uno di quei Vescovi che hanno colorato la chiesa di Gioia e umanità… Lui racconta la croce come una ‘Collocazione provvisoria’… Anche la prigione di Giovanni è solo una ‘Collocazione provvisoria’. La croce passerà. Solo la Gioia avrà l’ultima parola!

“Nel Duomo vecchio di Molfetta c’è un grande crocifisso di terracotta. Il parroco, in attesa di sistemarlo definitivamente, l’ha addossato alla parete della sagrestia e vi ha apposto un cartoncino con la scritta: collocazione provvisoria. La scritta, che in un primo momento avevo scambiato come intitolazione dell’opera, mi è parsa provvidenzialmente ispirata, al punto che ho pregato il parroco di non rimuovere per nessuna ragione il crocifisso di lì, da quella parete nuda, da quella posizione precaria, con quel cartoncino ingiallito. Collocazione provvisoria. Penso che non ci sia formula migliore per definire la Croce. La mia, la tua croce, non solo quella di Cristo.

Coraggio, allora, tu che soffri inchiodato su una carrozzella. Animo, tu che provi i morsi della solitudine. Abbi fiducia, tu che bevi al calice amaro dell’abbandono. Non ti disperare, madre dolcissima che hai partorito un figlio focomelico. Non imprecare, sorella, che ti vedi distruggere giorno dopo giorno da un male che non perdona. Asciugati le lacrime, fratello, che sei stato pugnalato alle spalle da coloro che ritenevi tuoi amici. Non tirare i remi in barca, tu che sei stanco di lottare e hai accumulato delusioni a non finire. Non abbatterti, fratello povero, che non sei calcolato da nessuno, che non sei creduto dalla gente e che, invece del pane, sei costretto a ingoiare bocconi di amarezza. Non avvilirti, amico sfortunato, che nella vita hai visto partire tanti bastimenti, e tu sei rimasto sempre a terra.

Coraggio. La tua Croce, anche se durasse tutta la vita, è sempre “collocazione provvisoria”. Il calvario, dove essa è piantata, non è zona residenziale. E il terreno di questa collina, dove si consuma la tua sofferenza, non si venderà mai come suolo edificatorio. Anche il Vangelo ci invita a considerare la provvisorietà della Croce.

“Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio, si fece buio su tutta la terra”. Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Ecco le sponde che delimitano il fiume delle lacrime umane.

Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Solo allora è consentita la sosta sul Golgota. Al di fuori di quell’orario c’è divieto assoluto di parcheggio. Dopo tre ore, ci sarà la rimozione forzata di tutte le croci. Una permanenza più lunga sarà considerata abusiva anche da Dio.

Coraggio, fratello che soffri. C’è anche per te una deposizione dalla croce. Coraggio, tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali, e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga.”

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“Abbiamo trovato il Messia” (Gv 1,35-42)

Quale grande gioia ci dev’essere stata nel cuore dei primi discepoli nell’incontrare Gesù. Quale gioia nell’entrare nella sua casa. Chissà quale accoglienza e con quanto amore Gesù ha parlato loro! Che profondità nello sguardo suo che totalmente ti ama e comprende. Quel giorno ha per sempre cambiato la Vita di quei due discepoli…ma ha cambiato anche la Vita e il cammino di tutta l’umanità, ponendo nel cuore di ogni creatura la consapevolezza che la Vera Gioia esiste per ognuno di noi. L’incontro con Gesù porta sempre alla Gioia Vera e alla Speranza. Cerca nella tua memoria il giorno in cui hai incontrato Gesù, in cui con gioia hai scelto di vivere con Lui e Per Lui e ringrazia se la Gioia è entrata in te tanto da illuminare la tua Vita veramente! E se non avessi mai avuto quell’incontro…non rassegnarti. Ma cercalo con cuore sincero. Gesù è vivo e ti cammina a fianco.